Dire Basta
Si può dire basta a qualcuno o a sé stessi.
Dirlo a qualcuno significa apertura, significa manifestare la propria posizione nel tentativo di recuperare l’armonia, risolvere la situazione, mostrare il proprio intento propositivo. Dirlo a qualcuno vuol dire provocare una reazione, tentare di instaurare un dialogo, creare un collegamento tra la nostra insoddisfazione e la possibilità di recupero, da parte dell’altra persona, della nostra fiducia. Pur sembrando un ossimoro, dire basta a qualcuno vuol dire dialogare.
Dire basta a se stessi vuol dire chiusura totale, mancanza di volontà di impegnarsi ai fini della risoluzione del problema. E, in questo caso, non c’è nulla che possa farci cambiare idea o opinione. Pur soffrendo, abbiamo raggiunto il limite. Abbiamo detto basta. Abbiamo chiuso le porte e rifiutato qualsiasi idea di recupero. Abbiamo dichiarato la nostra mancanza di volontà nel proseguire qualunque discorso o situazione preesistente.
Dire basta vuol dire pretendere spazio, che sia di apertura o chiusura. Spazio di manovra, spazio di riflessione, spazio di recupero della propria persona, delle proprie opinioni, dei propri diritti. Dire basta vuol dire voler mutare una situazione, vuol dire prendere in pugno la faccenda e scaraventarla via, nel tentativo di un cambiamento.
Chi dice “basta” è forte. Trascinare e tollerare è spesso segnale di debolezza più che di estrema pazienza. Chi trascina e tollera troppo a lungo viene spesso scambiato per buono, paziente, poco incline a manifestare le proprie opinioni. Fino allo scoppio. Perché chi dice “basta” si rispetta, ammettendo a sé stesso di aver tanto il bisogno di un cambiamento quanto l’energia per gestirlo. E non importa quante persone resteranno con l’amaro in bocca, quanta delusione lasceremo intorno, quanto rimorso o quante paure questo scaturirà: quando è ora, quando siamo pronti, quando ci sentiamo in forze, dobbiamo dire solo una parola: BASTA.